Il primo articolo di questo mio primo blog nasce, non a caso, il primo maggio, nel giorno della Festa dei lavoratori. Sino a sette anni fa non ci pensavo nemmeno. Un lavoratore era un lavoratore e basta. Non pensavo ai suoi diritti, ai suoi sogni, alla sua fatica. Eppure tutta la mia vita fino ad allora l'ho trascorsa in campagna dai miei zii, che ancora oggi dopo 50 anni attraversano i campi in trattore. Sotto il sole, dall'alba al tramonto. Anche oggi lavorano. Anche il 25 dicembre, il 1° gennaio, il 15 agosto. Gli agricoltori non lasciano mai la loro terra. Non passa giorno in cui non innaffiano le piante con il loro sudore o non controllano le radici dei loro ortaggi. La stessa Coldiretti, in questo primo maggio 2018, ha previsto 200mila agricoltori impegnati a lavorare la terra. E, secondo l'associazione dei coltivatori, il 32% degli italiani in viaggio per il Ponte, ha scelto mete "verdi" in campagna e agriturismi. Perchè il nostro cervello pensa in verde, ormai. Le aziende, con il loro green marketing, un economia sostenibile a 360°, pensano in verde. E CanaPuglia, verde, lo è. Da sette anni.
La nascita, 2011. “Se conosci un modo per salvare il pianeta, non sussurrarlo ma urlalo”, diceva un documentario australiano del 1995, “The hemp revolution”. A sedici anni di distanza il modo io l’ho trovato. E l’ho urlato. Ma tra il sussurro e l’urlo ho studiato. A cominciare dalla prima volta che mi è capitato, nel 2005, di leggere online sul sito comedonchisciotte.org un articolo di Doug Yurchey dal titolo “Marijuana: la grande truffa”. Per la prima volta non si chiamava canna, non si chiamava spinello, bomba, sbarrone, joint, torcione, fumo, erba, marijuana. Aveva lo stesso aspetto, lo stesso odore, lo stesso sapore, ma si chiamava canapa. Era una foglia che poteva arrivare a contare undici punte. E io ne avevo conosciute fino ad allora forse cinque, come tutti, come l’iconografia classica bobmarleyana ci ha insegnato. Terminata la lettura, una voce dentro di me diceva di gridare per far conoscere quelle informazioni. Una chiamata al mondo per liberare la pianta dal pregiudizio che la etichettava come sostanza pericolosa e come una droga da cui stare lontano. Cinque anni e mille articoli e libri dopo, ho partecipato a un bando della Regione Puglia, Principi Attivi. Su oltre duemila candidati sono arrivato 116esimo. Con venticinquemila euro a fondo perduto ho vinto la mia scommessa, quella di divulgare e informare i cittadini sulle altrettante venticinquemila risorse della canapa. E se almeno una persona, oggi, dirà che non solo del maiale ma anche della canapa non si butta niente, allora vorrà dire che la scommessa non l’ho vinta solo io. Ho scoperto il "maiale vegetale". Nel 2011 ho fondato a Conversano l’associazione CanaPuglia, senza scopo di lucro, andando in giro per convegni e seminari, piantando semi e avvicinando visivamente la gente alla pianta. Non solo al fiore, ma al fusto, alla radice, ai terpeni. Dopo sette anni abbiamo, tra i clienti, agricoltori con cinquant’anni di esperienza sui campi, anziani, donne, ragazzi, malati. In sette anni ho reso la mia passione un lavoro, un'impresa.
I nostri numeri
- 500 aziende fornite e assistite da CanaPuglia nella coltivazione della canapa: in tutte le regioni italiane e all'estero (Europa e USA)
- 400+ ettari coltivati in Italia ed Europa grazie alla fornitura di CanaPuglia
- 120 ettari seminati in Puglia nel 2013, prima regione in Italia, grazie al lavoro di CanaPuglia
- 1° corso di formazione sulla coltivazione della canapa in Italia nel 2013
- 480 persone formate provenienti da 10 regioni italiane
- 15 aziende assistite continuativamente nella produzione e nella coltivazione
- 100+ prodotti commercializzati di categorie varie (food, cosmesi, tessuti, edilizia, oli, estratti, semi, carta, dispositivi medici, CBD, etc.)
- 20 prodotti a marchio Canapuglia
- 15 punti vendita nati con la formazione e la consulenza fornita da CanaPuglia
- 1.000+ persone coinvolte nelle visite guidate nelle coltivazioni
- 15 eventi organizzati e oltre 50 quelli a cui CanaPuglia ha partecipato in Italia
- 100+ le testate giornalistiche, in Italia e all’estero, su cui CanaPuglia è apparsa
- 2 milioni di accessi unici al sito www.canapuglia.it
- 20mila+ di utenti che seguono la pagina Facebook di CanaPuglia con 5mila+ interazioni giornaliere
- 5milioni+ persone raggiunte attraverso la comunicazione sui social dal 2011
- 2 Università convenzionate: Bari e Camerino
- 50+ tesi di laurea sviluppate con il supporto di CanaPuglia
- 10+ contatti con scienziati a livello mondiale tra cui Raphael Mechoulam (Hebrew University of Jerusalem), Lester Grinspoon ( Harvard Medical School),
- 10 enti coinvolti e collaborazioni (istituti scolastici, enti di ricerca)
- 300+ pazienti italiani assistiti per l’accesso alla cura con la cannabis terapeutica
- 3 progetti di ricerca a livello nazionale condivisi
I nostri primati
2011: presentata per la prima volta in Italia la pizza con impasto alla canapa, insieme al caffè, alla pasta, tra cui la prima produzione di “orecchiette” ed altri prodotti tipici pugliesi: taralli, biscotti e friselle
2012: 1° corso di formazione per installatori e tecnici sulla bioedilizia in canapa e calce
2012: fondamentale contributo al recupero della storica varietà Italiana “Eletta Campana”, (scomparsa da settant’anni)
Ruoli e incarichi istituzionali
2010 – 2013: referente Assocanapa per la Puglia
2012 – 2018: membro del tavolo tecnico del Ministero Politiche agricole per la redazione della legge n. 242 sulla filiera della canapa (approvata il 17.01.2017)
2013: 1° progetto di ricerca avviato in Italia sulla fitorimediazione di suoli contaminati da metalli pesanti ed altri inquinanti a Taranto (nei pressi dell' ILVA)
2014: audizione in Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati
2014: collaborazione con il CNR di Milano per il progetto di ricerca nazionale VeLiCa (Vegetali-Lino-Canapa)
Premi e riconoscimenti
2010: Premio Bollenti Spiriti Regione Puglia
2012: Premio Ambiente Faraglioni di Puglia 2012
2017: Azienda selezionata nello stand della Regione Puglia per il Global Food Innovation Summit a Milano