Il cannabidiolo è una sostanza dagli effetti antinfiammatori, antidolorifici e miorilassanti. È uno dei princìpi contenuti nella tanto discussa canapa. E invece è un alleato per gli sportivi che possono utilizzarlo prima e dopo l'attività fisica. Si può assumere in olio, spray, pillole, liquidi da vaporizzazione, cristalli o altre modalità (https://www.canapuglia.it/it/olio-cbd-complete.html). Perché, se nel 2004 l’Agenzia mondiale Anti-doping (WADA) aveva inserito la cannabis tra le sostanze proibite in tutti gli sport, per via della compresenza del tetraidrocannabinolo (THC), sostanza psicotropa e altro componente essenziale della cannabis, nel 2018 la stessa agenzia mondiale l'ha rimossa dalla black list proprio grazie alle interessanti proprietà farmacologiche del CBD.
Il cannabidiolo, infatti, aiuta l'atleta - professionista o no - a gestire anche lo stress, l'ansia da prestazione, e lo sforzo in maniera assolutamente naturale. E finalmente, grazie alla ricerca scientifica (portata avanti in Italia, tra gli altri, dal dott. Vincenzo Di Marzo, Linceo e dirigente di ricerca del Cnr presso l'Istituto di Chimica Biomolecolare), si comincia ad aprire le porte alla canapa nel settore sportivo.
Di questo ne ha parlato anche la Gazzetta dello Sport lo scorso 24 agosto (https://alimentazione.gazzetta.it/in-forma/24-08-2020/canapa-un-rimedio-per-lo-sport-e-la-salute-ed-e-utile-anche-in-cucina-49777), a conferma proprio della crescita del dibattito sul tema.